sabato 8 marzo 2008

Ripassiamo il tempo futuro romanticamente


Ascoltate la canzone e scrivete nei buchi i verbi che mancano .


Vorrei essere il vestito che ................... il rossetto che ............

vorrei sognarti come non ti ho sognato mai

Ti incontro per strada e divento triste

perché poi penso che te ne andrai


Vorrei essere l'acqua della doccia che fai

le lenzuola del letto dove ...........................

l'hamburger di sabato sera che ........................

vorrei essere il motore della tua macchina

così di colpo mi ........................

Tu tu non mi basti mai davvero non mi basti mai

tu tu dolce terra mia dove non sono stato mai
Debbo parlarti come non faccio mai voglio sognarti come non ti sogno mai

essere l'anello che porterai

la spiaggia dove .............................

lo specchio che ti guarda se lo guarderai ... lo guarderai

vorrei essere l'uccello che .......................... e dalle tue mani non volerei mai
Vorrei essere la tomba quando morirai e dove abiterai

il cielo sotto il quale ..................

così non ci lasceremo mai

neanche se muoio e lo sai
tu tu non mi basti mai

davvero non mi basti mai

io io io ci provo sai, non mi ........................ mai.

mercoledì 5 marzo 2008

La frutta fa bene alla salute

Quanta frutta mangi al giorno?, qual è la tua frutta preferita?
Fai un elenco di quelle che conosci e numera alcuni effetti positivi sulla salute.
arancia
anguria
mela...

lunedì 11 febbraio 2008

Partecipiamo in un foro di cucina

Tutti a tavola!!!

Baci di Dama
Ingredienti
• 250 gr zucchero• 250 gr farina• 250 gr nocciole• 200 gr burro• 200 gr cioccolato fondente
Preparazione
Far ammorbidire il burro a temperatura ambiente. Intanto bisogna tritare le nocciole, sgusciate e tostate. A queste unire lo zucchero, la farina, e il burro. Amalgamare bene gli ingredienti e poi fare delle palline non molto grandi. Disporle sulla teglia del forno e farle cuocere per 15' a 150°C. Quando usciranno dal forno lasciatele raffreddare senza toccarle, saranno "molli" ma si induriranno raffreddandosi. Intanto far sciogliere a bagnomaria il cioccolato e poi farcire e completare i baci.
Presentazione
Sembra un dolce molto difficile, in realta' e' fattibile per tutti!
Se ancora desideri provarti come cuoco, scoprire i piaceri della tavola, conoscere tutte le novità, gli appuntamenti e le curiosità inerenti l'enogastronomia, non perdere il nostro sito:
E ancora un compito:

Forum di Cucina: Partecipa anche tu al Forum! Per giocare, divertirsi ed inventare in cucina. Il modo migliore per comunicare e condividere le proprie idee e tradizioni.

Espressione Scritta

La Banca dei poveri
Le cosiddette banche dei poveri sono istituti bancari che operano, soprattutto nei paesi del Terzo Mondo, nel campo della microfinanza, ovvero nell'erogazione di servizi finanziari (quali, ad esempio prestiti, gestione del risparmio ed assicurazioni) caratterizzati da importi unitari molto bassi (equivalenti a pochi euro o decine di euro) a soggetti che il settore bancario tradizionale considera "non solvibili".
Il primo di tale tipologia di istituti bancari è stato la
Grameen Bank fondata nel 1976 da Muhammad Yunus in Bangladesh.
Partendo dall'osservazione del fatto che, soprattutto in contesti economici quali spesso quelli riscontrabili nei
Paesi in via di sviluppo, basterebbero piccolissime cifre per avviare o migliorare una attività autonoma e conquistare l'indipendenza economica, tali banche si rivolgono - storicamente - a quelle fasce di popolazione che, vivendo in regime di pura sussistenza (piccoli artigiani, piccoli commercianti, piccoli coltivatori, ...), sarebbero altrimenti costrette, per l'assenza di un sistema finanziario che offra loro un accesso equo al credito bancario, a rivolgersi al mercato nero del credito, cioè all'usura.
Adesso scrivi un articolo sull´argomento.
Se vuoi saperne di più clicca qui:

Espressione orale

Lo sviluppo: un mito del mondo occidentale.

Leggi l´articolo e manda la tua opinione:

Sono due secoli, dalla rivoluzione industriale, che continuiamo a credere nello sviluppo economico infinito del nostro mondo come se fosse una religione nella quale è richiesta la fede e per due secoli abbiamo cercato di esportarlo nell’altra parte del mondo, con metodi che vanno dal colonialismo alla globalizzazione (ancora prima c’erano state le crociate) illudendoci ed illudendo sull’avvento del benessere per tutti.. Abbiamo inventato anche metafore del tipo "il decollo dell’economia", "lo sviluppo durevole". Fino a quando continueremo a prendere in considerazione soltanto il PIL (Prodotto interno Lordo) come variabile che ci indica il benessere sociale, non usciremo da questo avvitamento mondiale. E’ necessario iniziare a prendere in considerazione variabili che indicano realmente la felicità dell’uomo, come quello del reddito, la speranza di vita, il livello di istruzione, i costi sociali e ambientali dei trasporti individuali, il valore monetario dei rapporti non mercantili. Ma quali sono stati i costi umani di questo avvitamento? Ma quali sono stati i risultati della credenza nello sviluppo? Il Sud del mondo che noi abbiamo definito sottosviluppato è sempre più povero e il Nord del mondo, in cui noi viviamo, è sempre più sviluppato